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La nostra Storia
I ricordi di Franco Feree
La realtà della Cremonesi viene da molto lontano, in senso cronologico si intende, in quanto il luogo di origine è la Bottega situata nella “Curt del Feree” nel centro storico di Albignano d’Adda.
E’ qui che è nato e cresciuto Francesco Cremonesi, il fondatore, Classe 1926.
E’ qui che si era trasferito da Inzago (MI) nel 1850 circa, poco più che ventenne, il bisnonno Gaspare (1832), che tramandò ai discendenti, tra cui il figlio Luigi (1864) ed al nipote Cesare (1891), padre di Francesco, l’attività di fabbro, maniscalco, insegnando anche come riparare aratri e attrezzi agricoli, lavorare il ferro battuto con l’antica tecnica dei cunei.
Francesco, per gli amici Franco Feree, è l’ultimo discendente della famiglia ad aver esercitato questa professione, che poi ha dismesso per dedicarsi con passione, dagli inizi degli anni 1950, allo sviluppo della zootecnia moderna che lo portò oltre gli amati cavalli.
Fino agli anni Cinquanta, i clienti pagavano il fabbro una volta all’anno a S.Martino. Da un Novembre all’altro i conti si tenevano su stecche di legno tagliate a metà; una parte la teneva l’agricoltore, l’altra l’artigiano che vi scriveva il nome del committente. Su questo bastone si segnavano da un lato i ferri messi a nuovo ai cavalli e dall’altro quelli riparati e rimessi.
L’11 Novembre si tiravano le somme e non c’erano mai contestazioni. Le prime rimostranze arrivarono con l’avvento delle macchine agricole per le quali si chiedevano i pezzi di ricambio.
Francesco li acquistava dalle concessionarie e li sostituiva, ma non poteva più sobbarcarsi di anticipare queste spese per un anno intero. Chiese allora il pagamento semestrale, scatenando una mezza rivoluzione.
Un incontro importante
Conobbe poi l’ingegnere Carlo Astori, di Gorgonzola, il quale costruiva case nella zona e pensò anche di costruire stalle prefabbricate, ma necessitava di qualcuno che gli costruisse la cassaforma, cioè lo stampo per fare le travi dei capannoni.
Particolare curioso
Conobbe poi l’ingegnere Carlo Astori, di Gorgonzola, il quale costruiva case nella zona e pensò anche di costruire stalle prefabbricate, ma necessitava di qualcuno che gli costruisse la cassaforma, cioè lo stampo per fare le travi dei capannoni.
E si rivolse a Cremonesi. Lui accettò. E’ il 1957. Realizzò così lo stampo frontale per arcata da mt 21.60, il primo in Italia.
Le idee non gli mancavano: servendosi della ralla di un carro armato, costruì una gru altissima e semovente, quando ancora non esistevano gru di quel tipo per sollevare i prefabbricati.
Lasciò poi perdere quell’idea innovativa, che verrà utilizzata da altri, per dedicarsi a trovare soluzioni ai tanti problemi degli allevatori. Soluzioni sempre all’avanguardia, che vennero brevettate e che poi diventarono di utilizzo comune nella zootecnia.
Venuto a mancare nel 2022, a 96 anni, Francesco non dimenticò mai le sue origini e la sua Bottega; ripensava spesso a come la vita brulicava in quel cortile in cui i contadini, aspettando che la ferratura del cavallo fosse terminata, o la vanga riparata, intessevano quei rapporti che sono alla base di una comunità coesa e fiera delle proprie tradizioni.
In lui i volti amici di quei contadini rimasero scolpiti nella memoria.